La Atalaya no se acaba!
Qualche giorno fa abbiamo saputo che è stato sgomberato il CSO Atalaya (Vallecas – Madrid), uno spazio molto simile a quello che viviamo al CPA.
Qualche giorno fa abbiamo saputo che è stato sgomberato il CSO Atalaya (Vallecas – Madrid), uno spazio molto simile a quello che viviamo al CPA.
Venerdì 29 sciopereremo scendendo in piazza, Giovani Palestinesi, lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse. Lo faremo partendo dal nostro “fronte interno”. Viviamo in uno Stato in guerra che all’interno della NATO, dall’Ucraina a Israele, continua a soffiare sul fuoco della guerra.
29 e 30 Novembre: scioperiamo, mobilitiamoci, scendiamo in piazza per fermare le guerre imperialiste, il genocidio, il DDL 1660, contro il governo Meloni, per l’unificazione delle resistenze di classe e anticoloniali nel mondo.
Un’ondata reazionaria e razzista sta attraversando tutto l’occidente. L’elezione di Trump alla Casa Bianca rafforza i venti di guerra, in particolare in Medio Oriente, con il sostegno totale al genocidio dei palestinesi a Gaza e all’illimitato espansionismo dello stato sionista.
I compagni e le compagne del laboratorio politico Iskra di Napoli rilanciano la formazione di una cassa di resistenza a sostegno della lotta per il lavoro dei disoccupati/e.
La Lega torna a parlare del CPA. Sabato a Bologna c’erano i fascisti in piazza. Erano scortati dalla polizia a cui impartivano anche ordini. Questo dovrebbe smuovere la sensibilità di chiunque.
Come CPA Fi*Sud abbiamo aderito da subito alla Rete Liberi/e di Lottare, uno strumento che riteniamo necessario per tutte e tutti coloro che, all’interno del movimento di classe, rivendicano la centralità delle lotte e della conflittualità come strumento per migliorare le condizioni materiali di lavoratori e lavoratrici, contro ogni impianto repressivo che rappresenta un passo in avanti nella gestione del fronte interno della guerra per lo Stato.
In questi giorni è arrivata l’ennesima minaccia di sgombero. Stavolta nei confronti della Casa Rossa Occupata di Massa.
Apprendiamo dai social del Sudd Cobas di Firenze e Prato dell’aggressione subita durante la notte da operai e sindacalisti presenti in picchetto a Seano. A loro va tutta la nostra solidarietà.
“Tutti vedono la violenza del fiume in piena, nessuno quella degli argini che lo costringono.”
Sabato 5 Ottobre: tutti/e a Roma!
Allo stato di polizia rispondiamo con la mobilitazione di massa, affermando il nostro diritto di scendere in piazza!