Continua l’accanimento
“Portiamo in piazza la bandiera rossa e che il più povero la sventoli”
Nelle aule di tribunale veniamo processati e condannati non per quello che facciamo, ma per quello che siamo: militanti politici.
“Portiamo in piazza la bandiera rossa e che il più povero la sventoli”
Nelle aule di tribunale veniamo processati e condannati non per quello che facciamo, ma per quello che siamo: militanti politici.
Negli ultimi tre anni la narrazione di parte della guerra in Ucraina è sempre stata a senso unico: ci è stato detto che supportare la cosiddetta “resistenza ucraina” voleva dire difendere la democrazia e stare in ogni caso dalla parte giusta. Come sempre l’imperialismo USA e NATO vuole dare patenti di democrazia e decidere da che parte stanno buoni e cattivi, a costo di legittimare e difendere i nazisti al potere a Kiev.
Il 18 Gennaio a Napoli sono arrivate le denunce ai compagni e alle compagne per la manifestazione del 28 Ottobre, quando, dopo l’assemblea nazionale della Rete Liberi/e di Lottare a Villa Medusa, scendemmo in piazza con un corteo che si concluse davanti all’aula bunker del carcere di Poggioreale dove quel giorno prese il via il maxiprocesso contro la lotta dei disoccupati organizzati.
I gruppi organizzati della Curva Fiesole avevano annunciato alcuni giorni fa che non avrebbero organizzato la trasferta in occasione della gara contro la Lazio per protestare contro il caro biglietti. Alla presa di posizione è seguita una presenza per le strade di Roma dove gli ultras hanno manifestato ribadendo le loro ragioni. A mezzo stampa apprendiamo che sarebbero stati identificati e iscritti nel registro degli indagati per “manifestazione senza preavviso”.
Sabato 21 Dicembre vi aspettiamo dalle 20.00 per una buonissima cena benefit. Alle 22.30, una serata all’insegna del crossover, tra musica analogica e digitale, tra ritmo e melodia, tra energia e introspezione.
Questa mattina ci siamo svegliati con una brutta notizia: quella di sbirraglia varia presente in forze per eseguire lo sgombero di Casa Rossa occupata, realtà con più di 10 anni di storia a Massa.
Il DDL 1660 è la sintesi del modo in cui lo Stato conduce la guerra sul fronte interno contro il dissenso. Uno Stato in guerra ha bisogno della pace sociale entro i propri confini per meglio condurre la guerra che sostiene al di fuori di essi. Uno Stato in guerra vara una manovra finanziaria che aumenta ancora la spesa militare, mentre taglia i fondi a scuola, sanità e servizi essenziali.
Qualche giorno fa abbiamo saputo che è stato sgomberato il CSO Atalaya (Vallecas – Madrid), uno spazio molto simile a quello che viviamo al CPA.
I compagni e le compagne del laboratorio politico Iskra di Napoli rilanciano la formazione di una cassa di resistenza a sostegno della lotta per il lavoro dei disoccupati/e.
Sabato 9 Novembre, all’interno della settimana di mobilitazione contro la propaganda di guerra della NATO, serata di solidarietà per Tiziano.
In questi giorni è arrivata l’ennesima minaccia di sgombero. Stavolta nei confronti della Casa Rossa Occupata di Massa.
Sabato 19 Ottobre, giornata di sport e cultura popolare in solidarietà con Cuba.