Continua l’accanimento
“Portiamo in piazza la bandiera rossa e che il più povero la sventoli”
Nelle aule di tribunale veniamo processati e condannati non per quello che facciamo, ma per quello che siamo: militanti politici.
“Portiamo in piazza la bandiera rossa e che il più povero la sventoli”
Nelle aule di tribunale veniamo processati e condannati non per quello che facciamo, ma per quello che siamo: militanti politici.
Il 3 e 4 Febbraio Firenze ha subito l’oltraggio di dover ospitare un convegno sionista. Relatori oltre a Marco Carrai, console “onorario” dell’entità sionista, anche due ufficiali dell’esercito israeliano, due criminali di guerra che nonostante il loro contributo all’esecuzione di un genocidio hanno potuto essere presenti grazie all’impunità garantita dalle nostre istituzioni ai rappresentanti dello stato sionista.
Il 18 Gennaio a Napoli sono arrivate le denunce ai compagni e alle compagne per la manifestazione del 28 Ottobre, quando, dopo l’assemblea nazionale della Rete Liberi/e di Lottare a Villa Medusa, scendemmo in piazza con un corteo che si concluse davanti all’aula bunker del carcere di Poggioreale dove quel giorno prese il via il maxiprocesso contro la lotta dei disoccupati organizzati.
Venerdì 10 Gennaio alle 21.00, iniziativa della Campagna “Rompiamo un tabù”, per gettare una luce sulle motivazioni della detenzione di divers* prigioner* politic*.
Nelle settimane scorse abbiamo purtroppo dovuto leggere una serie di articoli sul Corriere Fiorentino in cui, con grande stupore, apprendevamo che Gavinana fosse “sotto shock” per via della presunta occupazione di un Airbnb.
Nella notte tra Martedì e Mercoledì un lavoratore portuale è morto e un altro è rimasto ferito nel porto di Genova. Non un minuto di silenzio, ma ore di sciopero: questo è ciò che hanno fatto i portuali di Genova che, bloccando i varchi del porto, hanno fermato la città.
Sabato 11 Gennaio, al CPA Firenze Sud, terza assemblea nazionale in presenza per continuare la lotta contro il DDL1660. A seguire cena e concerto di autofinanziamento della Rete Liberi/e di Lottare.
Mercoledì 18 Dicembre alle 21.00, parleremo con Mjriam Abu Samra cercando chiavi di lettura tra il sostegno alla resistenza palestinese e i nostri fronti di lotta contro guerra e imperialismo.
Il DDL 1660 è la sintesi del modo in cui lo Stato conduce la guerra sul fronte interno contro il dissenso. Uno Stato in guerra ha bisogno della pace sociale entro i propri confini per meglio condurre la guerra che sostiene al di fuori di essi. Uno Stato in guerra vara una manovra finanziaria che aumenta ancora la spesa militare, mentre taglia i fondi a scuola, sanità e servizi essenziali.
29 e 30 Novembre: scioperiamo, mobilitiamoci, scendiamo in piazza per fermare le guerre imperialiste, il genocidio, il DDL 1660, contro il governo Meloni, per l’unificazione delle resistenze di classe e anticoloniali nel mondo.
Un’ondata reazionaria e razzista sta attraversando tutto l’occidente. L’elezione di Trump alla Casa Bianca rafforza i venti di guerra, in particolare in Medio Oriente, con il sostegno totale al genocidio dei palestinesi a Gaza e all’illimitato espansionismo dello stato sionista.