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antifascismo

Verso la proiezione di “Maidan, la strada verso la guerra”

    Quando parliamo di militarizzazione della società a partire dalle scuole dobbiamo chiarirci che lo Stato di guerra non si pone limiti. Quei limiti possono essere fissati solo dalla nostra lotta e dal nostro rifiuto di piegarci davanti a questa logica.

    Il giorno del “ricordo”

      Non gli “italiani” tutti, ma i fascisti, decisero di occupare la Jugoslavia. Lo fecero assieme all’esercito nazista tra deportazioni, eccidi, campi di concentramento e rimozione della cultura slava.

      Zone rosse, prove generali di stato di polizia

        Il 3 e 4 Febbraio Firenze ha subito l’oltraggio di dover ospitare un convegno sionista. Relatori oltre a Marco Carrai, console “onorario” dell’entità sionista, anche due ufficiali dell’esercito israeliano, due criminali di guerra che nonostante il loro contributo all’esecuzione di un genocidio hanno potuto essere presenti grazie all’impunità garantita dalle nostre istituzioni ai rappresentanti dello stato sionista.

        Mobilitazione antifascista

          Oggi i neofascisti di Lealtà e Azione vorrebbero passeggiare per il centro di Firenze toccando i “luoghi simbolo del fascismo” in città.

          Contro il DDL 1660 e la guerra, la lotta è l’unica via

            Il DDL 1660 è la sintesi del modo in cui lo Stato conduce la guerra sul fronte interno contro il dissenso. Uno Stato in guerra ha bisogno della pace sociale entro i propri confini per meglio condurre la guerra che sostiene al di fuori di essi. Uno Stato in guerra vara una manovra finanziaria che aumenta ancora la spesa militare, mentre taglia i fondi a scuola, sanità e servizi essenziali.

            La Atalaya no se acaba!

              Qualche giorno fa abbiamo saputo che è stato sgomberato il CSO Atalaya (Vallecas – Madrid), uno spazio molto simile a quello che viviamo al CPA.

              Verso Fontesanta 2024

                Rilanciamo l’appello per la Casina di Fontesanta, aggiornando le adesioni, pubblicando il programma e aggiornando sulla situazione.

                Appello per la Casina di Fontesanta

                  La Casina è gestita dalla Casa del Popolo dell’Antella, e quest’anno rischia di non essere a disposizione per lavori di ristrutturazione: per questo ci è stato detto che non sarà possibile consegnarci le chiavi.
                  Alle nostre richieste di incontro per chiarire e ristabilire il piano politico di confronto ci è stato risposto in modo fin troppo sbrigativo e superficiale.