Vai al contenuto
Home » antifascismo » Pagina 2

antifascismo

Verso il 25 Aprile 2025: antifascismo è antisionismo

    Raccogliere l’esempio della Resistenza Partigiana significa coglierne il portato storico e l’insegnamento politico.
    Il Comandante Gracco disse che la Resistenza era l’insieme di tre momenti: la liberazione dell’occupante nazista, la liberazione dal fascismo e la liberazione dallo sfruttamento del capitale, il responsabile dell’avvento del fascismo e della guerra.
    Per questo possiamo dire che la Resistenza rimase incompiuta e lo è ancora oggi.

    Oggi come nel ’45 contro guerra e fascismo

      Il 25 Aprile 1945 l’Italia si liberava dal nazifascismo. Si liberava e non veniva liberata, perché fondamentale è stato il contributo di tutte e tutti coloro che dalle città alle montagne attraverso scioperi, sabotaggi e azioni di guerriglia, scegliendo di disertare e di insorgere imbracciando le armi hanno portato all’insurrezione generale e alla sconfitta del fascismo.

      Disertiamo la chiamata alle armi e scendiamo in piazza!

        L’abbiamo sempre detto: la Costituzione, in assenza dei rapporti di forza adeguati tra le classi, non rappresenta alcun argine alla barbarie di questo sistema.
        Nessuna norma e nessuna legge, neanche la carta fondante della Repubblica, ci salverà.
        Solo la lotta di classe.

        L’associazione ucraina che a Firenze omaggia i nazisti

          L’Associazione Ucraina – Firenze “Lilea” Onlus è l’associazione di ucraini che nella nostra città ormai da anni organizza manifestazioni a sostegno del regime di Kiev e della guerra sotto lo slogan “Gloria all’Ucraina! Gloria agli eroi!”.
          Alle sue manifestazioni ha preso parte più volte il PD locale e in diverse occasioni hanno presenziato anche Dario Nardella e Eugenio Giani.
          Proprio a proposito dei cosiddetti “eroi”, il 7 Marzo hanno pubblicato sui loro canali l’omaggio a Dmitry “Da Vinci”, in occasione dell’anniversario della sua morte avvenuta 2 anni fa.
          Dmitry “Da Vinci” era militare e militante nazista.

          Pane, pace, libertà

            Alle ore 10:00 del 5 Marzo 1943 gli operai della Fiat Mirafiori dopo 20 anni di fascismo e in piena guerra incrociano le braccia e smettono di lavorare.
            Saranno presto seguiti dagli operai e dalle operaie delle altre fabbriche di Torino e del triangolo industriale: nell’arco di un mese si contano 268 scioperi e 200.000 scioperanti.
            È l’inizio della fine.

            Sulla manifestazione europeista del 15 Marzo

              Europeisti di ogni risma si sono scandalizzati per come Zelensky è stato trattato alla Casa Bianca.
              Eppure anche loro lo trattano da anni come il Capo di Stato di una colonia che è stata usata in una guerra per procura. Cambia solo il livello di ipocrisia con cui questa verità viene raccontata al mondo.

              Solidarietà a Mikhail e Alexander Kononovich, compagni antifascisti ucraini!

                Negli ultimi tre anni la narrazione di parte della guerra in Ucraina è sempre stata a senso unico: ci è stato detto che supportare la cosiddetta “resistenza ucraina” voleva dire difendere la democrazia e stare in ogni caso dalla parte giusta. Come sempre l’imperialismo USA e NATO vuole dare patenti di democrazia e decidere da che parte stanno buoni e cattivi, a costo di legittimare e difendere i nazisti al potere a Kiev.

                Azione di guerra nel porto di Savona

                  Il 14 Febbraio 2025 nel porto di Savona c’è stato un attentato.
                  Alcune cariche esplosive sono state posizionate sotto la chiglia di una petroliera.
                  Gli ordigni hanno sfondato lo scafo ma non i serbatoi che contenevano il greggio.
                  Solo per questo oggi non stiamo parlando di un disastro ambientale e di una strage.

                  Verso la proiezione di “Maidan, la strada verso la guerra”

                    Quando parliamo di militarizzazione della società a partire dalle scuole dobbiamo chiarirci che lo Stato di guerra non si pone limiti. Quei limiti possono essere fissati solo dalla nostra lotta e dal nostro rifiuto di piegarci davanti a questa logica.

                    Il giorno del “ricordo”

                      Non gli “italiani” tutti, ma i fascisti, decisero di occupare la Jugoslavia. Lo fecero assieme all’esercito nazista tra deportazioni, eccidi, campi di concentramento e rimozione della cultura slava.

                      Zone rosse, prove generali di stato di polizia

                        Il 3 e 4 Febbraio Firenze ha subito l’oltraggio di dover ospitare un convegno sionista. Relatori oltre a Marco Carrai, console “onorario” dell’entità sionista, anche due ufficiali dell’esercito israeliano, due criminali di guerra che nonostante il loro contributo all’esecuzione di un genocidio hanno potuto essere presenti grazie all’impunità garantita dalle nostre istituzioni ai rappresentanti dello stato sionista.