Il giorno del “ricordo”
Non gli “italiani” tutti, ma i fascisti, decisero di occupare la Jugoslavia. Lo fecero assieme all’esercito nazista tra deportazioni, eccidi, campi di concentramento e rimozione della cultura slava.
Non gli “italiani” tutti, ma i fascisti, decisero di occupare la Jugoslavia. Lo fecero assieme all’esercito nazista tra deportazioni, eccidi, campi di concentramento e rimozione della cultura slava.
Il 3 e 4 Febbraio Firenze ha subito l’oltraggio di dover ospitare un convegno sionista. Relatori oltre a Marco Carrai, console “onorario” dell’entità sionista, anche due ufficiali dell’esercito israeliano, due criminali di guerra che nonostante il loro contributo all’esecuzione di un genocidio hanno potuto essere presenti grazie all’impunità garantita dalle nostre istituzioni ai rappresentanti dello stato sionista.
Oggi i neofascisti di Lealtà e Azione vorrebbero passeggiare per il centro di Firenze toccando i “luoghi simbolo del fascismo” in città.
Il DDL 1660 è la sintesi del modo in cui lo Stato conduce la guerra sul fronte interno contro il dissenso. Uno Stato in guerra ha bisogno della pace sociale entro i propri confini per meglio condurre la guerra che sostiene al di fuori di essi. Uno Stato in guerra vara una manovra finanziaria che aumenta ancora la spesa militare, mentre taglia i fondi a scuola, sanità e servizi essenziali.
Qualche giorno fa abbiamo saputo che è stato sgomberato il CSO Atalaya (Vallecas – Madrid), uno spazio molto simile a quello che viviamo al CPA.
Ci ha lasciati Fabio, compagno di lungo corso. Abbiamo deciso che il saluto a Fabio si svolgerà in forma pubblica giovedì 21 Novembre a partire dalle ore 17.00 al CPA Fi-Sud.
Apprendiamo dai social del Sudd Cobas di Firenze e Prato dell’aggressione subita durante la notte da operai e sindacalisti presenti in picchetto a Seano. A loro va tutta la nostra solidarietà.
Rilanciamo l’appello per la Casina di Fontesanta, aggiornando le adesioni, pubblicando il programma e aggiornando sulla situazione.
L’11 Agosto del 1944 Firenze fu liberata dal nazifascismo, ma come fu per il 25 Aprile 1945 la classe lavoratrice non riuscì a liberarsi dallo sfruttamento del capitale e dalla presenza militare degli eserciti “alleati”.
La Casina è gestita dalla Casa del Popolo dell’Antella, e quest’anno rischia di non essere a disposizione per lavori di ristrutturazione: per questo ci è stato detto che non sarà possibile consegnarci le chiavi.
Alle nostre richieste di incontro per chiarire e ristabilire il piano politico di confronto ci è stato risposto in modo fin troppo sbrigativo e superficiale.
Sugo sta ancora là… su quello che è diventato il “suo muro” sulla rampa d’ingresso al CPA, a pochi metri dalla targa per i caduti di Pian d’Albero che assieme a lui abbiamo posizionato sotto la mimosa di fronte al cancello.