Sulle provocazioni fasciste
Lo scherzo è bello quando dura poco…
Un avvertimento ai “camerati” di Firenze.
Lo scherzo è bello quando dura poco…
Un avvertimento ai “camerati” di Firenze.
Ieri a Roma 1 MILIONE di persone sono scese in piazza. Erano anni che non succedeva.
Il dato però non è soltanto quantitativo ma soprattutto qualitativo, perché arriva dopo due scioperi generali che nel giro di 15 giorni hanno bloccato per due volte il paese.
Come si fa a dire di un corteo di decine di migliaia di persone?
Come si fa a dire di uno sciopero generale dichiarato “illegittimo” che blocca ugualmente il paese?
Come assemblea per lo sciopero siamo pront* in caso di un ennesimo attacco alla Flotilla. L’appuntamento è duplice.
20 Settembre 2005, Ferrara.
Federico Aldrovandi, ragazzo diciottenne, sta tornando a casa all’alba da una serata quando viene fermato per un controllo, a seguito del quale verrà ucciso violentemente da quattro agenti di polizia.
Quello che potete vedere ed ascoltare nel video è l’ex ambasciatore israeliano in Italia.
Ha detto queste parole più di un anno fa.
Aveva detto esattamente ciò che Israele avrebbe fatto.
Anche quest’anno torneremo sui sentieri di Fontesanta per portare avanti l’iniziativa che un tempo fu dei partigiani della Brigata Sinigaglia.
Un appuntamento storico ma mai rituale.
Quest’anno in particolare abbiamo deciso di dedicare le iniziative al tema della “Resistenza tradita”.
11 Agosto 1944
L’insurrezione di Firenze liberava definitivamente la città dai nazifascisti.
Dopo essersi resi protagonisti dell’asservimento alla Germania collaborando con l’occupazione nazista, i fascisti coprirono la loro ritirata sparando dai tetti per seminare il terrore tra la popolazione.
Mentre i partigiani, casa per casa, liberarono le strade per riprendersi la città, già sulle loro teste si muovevano gli opportunisti “sul domani che ancora ha da venire”.
Condividiamo il comunicato di CUBA MAMBÍ, Gruppo di Azione Internazionalista, sulla rivoluzione cubana, il suo significato storico e attuale.
Nella notte del 22 Luglio 2018 ci lasciava Sugo.
Ci lasciava un partigiano, un antifascista, un compagno e per molte e molti di noi anche un amico. È quel “ci lasciava” in negativo che ci fece scendere le lacrime.
Per non dimenticare che la vittoria e la sconfitta maturano all’interno dello stesso processo.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Anan, Alì e Mansour sotto processo presso il tribunale de L’Aquila con l’accusa di terrorismo.
Il tribunale italiano ha negato l’estradizione verso Israele ma ha deciso di proseguire il processo sulle basi della stessa indagine israeliana.