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Solidarietà a Anan, Alì e Mansour

    Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Anan, Alì e Mansour sotto processo presso il tribunale de L’Aquila con l’accusa di terrorismo.
    Il tribunale italiano ha negato l’estradizione verso Israele ma ha deciso di proseguire il processo sulle basi della stessa indagine israeliana.

    Il “NO” alla guerra nella notte di San Giovanni

      Nella notte di San Giovanni, mentre i nostri occhi guardavano i fochi nel cielo di Firenze, una sirena antiaerea ha rotto la ritualità.
      Forse per qualcuno ha rotto anche altro, ma quel suono così fastidioso stava a significare qualcosa di preciso.

      Comunicazione importante in merito al “ponte contro la guerra”

        Appuntamento spostato su ponte San Niccolò alle ore 20.00.

        A poche ore dall’appuntamento lanciato su ponte alle Grazie ci arriva notizia che, tra i vari divieti e ordinanze disposte per la serata del 24 Giugno, è stata decisa la totale chiusura di ponte alle Grazie.

        Firenze vi schifa!

          I pagliacci di Casaggì, mascherati da fashowpinion, dopo un’attenta analisi hanno valutato che il quartiere antifascista di Gavinana non è il posto migliore per uscire dai loro covi di merda.

          Il referendum, 5 SÌ e una riflessione critica

            L’8 e il 9 Giugno ci sarà il referendum su 5 quesiti che riguardano i licenziamenti senza giusta causa, la precarietà, la sicurezza sul lavoro e la cittadinanza per i lavoratori immigrati.
            Sarà un referendum abrogativo. Sarà necessario il quorum e sarà necessario votare SÌ per dire NO.
            Ciò che faremo è di andare a votare e dire 5 volte SÌ. Questo è il dato di fatto.
            Però riteniamo utile costruirci sopra un ragionamento critico.

            Lettera

              Ciò che state per leggere è la testimonianza di una donna che sta affrontando con forza un periodo molto pesante. Lo sta affrontando con immensa forza perché lo Stato ha deciso di non aiutarla.

              In memoria di Giorgiana Masi

                12 Maggio 1977 — 12 Maggio 2025
                In memoria di Giorgiana Masi, uccisa da un colpo di pistola esploso dalla polizia durante una manifestazione di piazza.

                È successo di nuovo!

                  Ancora una volta il sottopasso de Le Cure è stato il teatro di un attacco vigliacco contro i senzatetto che vi trovano rifugio.
                  Ancora una volta sono stati bruciati i libri trasformando il sottopasso in una specie di camera a gas. In pochi minuti l’aria si è fatta irrespirabile e le conseguenze potevano essere ancora più gravi di quanto già non lo siano.

                  I monumenti partigiani non sono a disposizione della propaganda di guerra

                    Nicolai Bujanov, Ivan Jegorov, Surten Kirikolzia. Sono i nomi dei militari sovietici che hanno combattuto nelle fila della Resistenza e sono morti combattendo il nemico nazifascista.
                    Arrivarono in Italia come prigionieri di guerra dell’esercito nazista. Avrebbero dovuto combattere contro la Resistenza ma disertarono, riuscendo a scappare, e si unirono alla Brigata Sinigaglia.

                    In memoria della Strage di Odessa

                      2 Maggio 2014 — 2 Maggio 2025
                      Per non dimenticare la Strage di Odessa e l’assalto nazifascista alla Casa dei Sindacati dove furono uccise 42 persone. Il più giovane, appartente alla Gioventù Comunista ucraina, aveva 17 anni.

                      Sergio Ramelli e la legittimazione del fascismo

                        Meloni e La Russa invitano tutta la sinistra a fare i conti con Sergio Ramelli.
                        Lo stesso vale per i cosiddetti “martiri delle foibe” e per Giovanni Gentile.
                        In poche parole le istituzioni democratiche oggi parlano la stessa lingua del neofascismo italiano.
                        Si prende un fatto singolo, lo si decontestualizza, se ne esalta la drammaticità e infine, da quel singolo fatto, si ricostruisce un quadro completamente rovesciato.

                        Insorgiamo, non più guerra non più distruzione solo forza che sa costruir

                          Per noi è un orgoglio esser tornati ancora una volta per le strade di San Frediano, un quartiere simbolo della Liberazione di Firenze, ed averlo attraversato assieme a migliaia di antifasciste e antifascisti.
                          Per rendere giustizia ai caduti della lotta di Liberazione, a coloro che hanno combattuto la lotta partigiana, il nostro compito è continuare a lottare per portare a compimento la Liberazione.