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Ancora sugli arresti del 27 Dicembre

    Mohammad Hannoun e gli altri 8 palestinesi arrestati – mentre l’inchiesta pare allargarsi – sono accusati di aver violato l’articolo 270 bis perché avrebbero utilizzato fondi umanitari per finanziare “il terrorismo internazionale”.

    La solidarietà non si processa!

      Nella mattina del 27 Dicembre sono state arrestate 9 persone, fra cui il presidente dell’Associazione Palestinesi d’Italia Mohammad Hannoun, con l’accusa di aver finanziato la resistenza palestinese attraverso delle associazioni di beneficenza.
      Vogliamo prima di tutto esprimere tutta la nostra solidarietà agli arrestati, e ad Anan, Ali e Mansour – il primo dei quali da più di un anno si trovano in galera con varie accuse da parte della magistratura – volti a dipingerli come terroristi.

      Dal 1989 a Firenze Sud… da 24 anni in Via Villamagna 27a!

        24 anni fa a quest’ora i compagni e le compagne del CPA Firenze Sud occupavano l’ex scuola Don Facibeni al 27a di via Villamagna, ormai abbandonata da anni.
        Si riprendevano uno spazio da restituire alla collettività strappandolo al degrado dell’abbandono, sottraendolo ad ogni tipo di speculazione.
        Si riprendevano soprattutto la possibilità di proseguire la storia, iniziata nel 1989, del Centro Popolare dopo lo sgombero dell’ex Longinotti dove oggi sorge il Centro Commerciale COOP di Gavinana.

        Askatasuna e solidarietà!

          Alle prime ore di questa mattina a Torino è scattata un’operazione di polizia con perquisizioni in casa di alcuni compagni ma soprattutto ad Askatasuna, che è stato sgomberato.

          Firenze non sta zitta, si schiera!

            Mentre scriviamo si riunisce la Commissione Pace in Palazzo Vecchio per affrontare il tema relativo alla cittadinanza a Francesca Albanese e contestualmente è in corso una presenza solidale di cui riportiamo e condividiamo le posizioni.

            Solidarietà alla classe operaia in lotta!

              Dal governo dei padroni solo chiacchere.
              Il corteo degli operai ex-ILVA in sciopero arriva nei pressi della Prefettura.
              Gli operai battono i caschetti contro le reti montate sulle camionette per sbarrargli la strada.
              La polizia li investe con una pioggia di lacrimogeni.
              Le reti vengono divelte.
              Non è forma.
              È sostanza.

              Ma quale squadrismo?

                Respingiamo al mittente l’uso strumentale dell’accusa di “squadrismo” rivolto ai compagni e alle compagne di Torino che hanno organizzato l’azione alla redazione de La Stampa.
                Sono “tutti” pronti a riconoscere il fascismo dove non c’è e si voltano dall’altra parte quando ce l’hanno davanti.

                Il genocidio è il crimine, non la resistenza e la solidarietà!

                  Nella mattinata di oggi sono in programma le udienze di due processi che riguardano da vicino la Palestina e solidarietà internazionale.
                  A Roma si tiene il processo a Tarek, arrestato dopo gli scontri alla manifestazione del 5 Ottobre dello scorso anno a Roma.
                  Nel tribunale de L’Aquila invece è fissata una nuova udienza del processo ad Anan imputato con Alí e Mansour.

                  Solidarietà agli operai ex-ILVA in lotta

                    Alla rottura del tavolo sulla ex-ILVA, Fiom, Fim e Uilm hanno risposto con lo sciopero di 24h del settore siderurgico.
                    Gli operai di Genova hanno quindi occupato lo stabilimento di Cornigliano uscendo in corteo con i mezzi dello stabilimento e praticando blocchi che hanno paralizzato l’intera città.
                    Il rischio è quello della cassa integrazione dopo la quale si prospetta il licenziamento di centinaia di operai.

                    Solidarietà al SUDD COBAS e ai lavoratori in sciopero

                      Esprimiamo la nostra solidarietà al Sudd Cobas e ai lavoratori in sciopero.
                      Ancora una volta un’aggressione contro chi rivendica ciò che, in un paese abituato a “esportare democrazia e libertà” in giro per il mondo, si pensa sia scontato: 8 ore di lavoro per 5 giorni a settimana con paghe e tutele come da contratto.

                      Doposcuola e ripetizioni gratuite

                        Il contesto in cui viviamo non offre le stesse possibilità a tutt*, a partire dalla scuola.
                        I continui tagli e il conseguente peggioramento del servizio pubblico, fa si che sia impossibile rispondere ai molteplici bisogni e alle diversificate velocità che questa società ci impone.
                        Vogliamo rispondere alla tendenza all’isolamento attraverso la pratica inclusiva della solidarietà attiva.