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repressione

Zone rosse, prove generali di stato di polizia

    Il 3 e 4 Febbraio Firenze ha subito l’oltraggio di dover ospitare un convegno sionista. Relatori oltre a Marco Carrai, console “onorario” dell’entità sionista, anche due ufficiali dell’esercito israeliano, due criminali di guerra che nonostante il loro contributo all’esecuzione di un genocidio hanno potuto essere presenti grazie all’impunità garantita dalle nostre istituzioni ai rappresentanti dello stato sionista.

    Solidarietà ai compagni e alle compagne di Napoli

      Il 18 Gennaio a Napoli sono arrivate le denunce ai compagni e alle compagne per la manifestazione del 28 Ottobre, quando, dopo l’assemblea nazionale della Rete Liberi/e di Lottare a Villa Medusa, scendemmo in piazza con un corteo che si concluse davanti all’aula bunker del carcere di Poggioreale dove quel giorno prese il via il maxiprocesso contro la lotta dei disoccupati organizzati.

      Contro ogni speculazione, solidarietà

        I gruppi organizzati della Curva Fiesole avevano annunciato alcuni giorni fa che non avrebbero organizzato la trasferta in occasione della gara contro la Lazio per protestare contro il caro biglietti. Alla presa di posizione è seguita una presenza per le strade di Roma dove gli ultras hanno manifestato ribadendo le loro ragioni. A mezzo stampa apprendiamo che sarebbero stati identificati e iscritti nel registro degli indagati per “manifestazione senza preavviso”.

        Aggiorniamo la memoria; lottiamo contro guerra e repressione

          Il 25 Gennaio saremo in piazza per rispondere all’appello lanciato dai GPI. Saremo in piazza Santissima Annunziata a Firenze alle ore 16.00 così come le altre realtà aderenti alla Rete Liberi/e di Lottare saranno nelle piazze di altre città.

          Ramy non è morto, Ramy è stato ucciso!

            TG3 ha rilasciato il video del folle inseguimento del motorino su cui si trovava Ramy. In quel video trova conferma la versione da sempre sostenuta dagli amici e dagli abitanti del quartiere: non c’è stato nessun “errore”, è stato un omicidio.

            Già due suicidi in carcere nel 2025

              Ci risiamo, la sera del 3 Gennaio ha avuto luogo l’ennesimo suicidio in carcere, questa volta a Sollicciano. Non ci meravigliamo, non piangiamo, non ci stupiamo, siamo incazzati.

              Vogliamo rompere un tabù

                Venerdì 10 Gennaio alle 21.00, iniziativa della Campagna “Rompiamo un tabù”, per gettare una luce sulle motivazioni della detenzione di divers* prigioner* politic*.

                Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi

                  Calenzano. Firenze. 10.20 del mattino. Boooom. Trema tutto come fosse un terremoto. Una colonna di fumo e le fiamme. Ci sono morti e ci sono feriti. In testa ognuno ha il pensiero che corre da qualche parte.

                  Solidarietà a Casa Rossa!

                    Questa mattina ci siamo svegliati con una brutta notizia: quella di sbirraglia varia presente in forze per eseguire lo sgombero di Casa Rossa occupata, realtà con più di 10 anni di storia a Massa.

                    Contro il DDL 1660 e la guerra, la lotta è l’unica via

                      Il DDL 1660 è la sintesi del modo in cui lo Stato conduce la guerra sul fronte interno contro il dissenso. Uno Stato in guerra ha bisogno della pace sociale entro i propri confini per meglio condurre la guerra che sostiene al di fuori di essi. Uno Stato in guerra vara una manovra finanziaria che aumenta ancora la spesa militare, mentre taglia i fondi a scuola, sanità e servizi essenziali.

                      Cassa di Resistenza Operaia

                        I compagni e le compagne del laboratorio politico Iskra di Napoli rilanciano la formazione di una cassa di resistenza a sostegno della lotta per il lavoro dei disoccupati/e.

                        Anche il CPA Fi*Sud aderisce alla Rete Liberi e Libere di Lottare

                          Come CPA Fi*Sud abbiamo aderito da subito alla Rete Liberi/e di Lottare, uno strumento che riteniamo necessario per tutte e tutti coloro che, all’interno del movimento di classe, rivendicano la centralità delle lotte e della conflittualità come strumento per migliorare le condizioni materiali di lavoratori e lavoratrici, contro ogni impianto repressivo che rappresenta un passo in avanti nella gestione del fronte interno della guerra per lo Stato.