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Lettera

Ciò che state per leggere è la testimonianza di una donna che sta affrontando con forza un periodo molto pesante. Lo sta affrontando con immensa forza perché lo Stato ha deciso di non aiutarla.
Pubblichiamo e ci uniamo al suo grido perché è inaccettabile il disinteresse spudorato e la pericolosa incapacità con cui gli sbirri hanno deciso di operare condividendo peraltro informazioni sensibili e fondamentali per la protezione di lei.
La situazione è chiara, per le forze dell’ordine, per lo Stato, non è V. la persona da proteggere e da difendere. La posizione è chiara, sono gli abusanti le persone da difendere e da coprire, mentre chi subisce si deve adattare ed essere scaltro.
Non siamo d’accordo, sappiamo chi sono i responsabili, sappiamo di chi è la colpa.
V. non è sola e come lei nessun’altra che si trova in queste situazioni.

“Buongiorno sono V. … Scrivo per raccontarvi il momento nonché la paura che sto vivendo in questo momento, nonché il dispiacere e l’ansia che ciò ha creato ai miei cari come mia sorella.

Il tutto purtroppo ha inizio nel 2022, quando sono fidanzata e circostanza vuole abitiamo in due appartamenti adiacenti… Lui e solo io con mia sorella.
La prima volta usciti a pranzo insieme, io e lui nel tornare al parcheggio dell’auto, lui mi strattona, strappa il top e il reggiseno, perché all’interno del ristorante avevo incontrato clienti che conoscevo in quanto io lavoro in un ristorante ed erano clienti abituali e questo è stato il motivo “secondo lui” di dirmi: “Lo sapevi che venivano e gli hai detto tu dove venivi”. Sono scesa dalla macchina mezza nuda sopra e appena è sceso sono rientrata in macchina. Sono andata via lasciando lui a piedi e chiedendo aiuto a mia sorella dato anche perché lui sta accanto a noi… Infatti dopo ha bussato initerrottamente ma noi eravamo dai carabinieri in quanto lo hanno anche chiamato ma lui non si è presentato in caserma (qui parliamo di luglio).

Erroneamente e ingenuamente, credendo che fosse stato solo un episodio isolato, abbiamo chiarito e continuato a stare insieme.
Arriviamo a dicembre 2022. Finito di lavorare la sera al ristorante, ci rechiamo con dei colleghi a mangiare un panino e ci sediamo, lui è davanti a me e io accanto a una collega, nel mentre che attendiamo, lei con profondo sconforto mi dice che a sua madre è stato diagnosticato un tumore e io la guardo a la consolo. Tornati a casa e messa a letto, lui arriva in camera come una furia mi toglie le coperte e mi inizia a insultare perché secondo lui, io, mentre parlavo con la collega, avrei guardato il fondoschiena di qualcuno che era entrato dal paninaro. Io scioccata e incredula cerco di placarlo ed allora lui mi prende per un braccio, mi alza di peso, mi butta giù dal letto, va in cucina e getta giubbotto e borsa giù dalla finestra, torna e mi prende per i capelli, mi sbatte nel corridoio con la testa, e dopo che mi alzo mi prende per il collo e mi stringe. Io cerco di divincolarmi e urlo e fortunatamente mia sorella sente e arriva quasi sfondando la porta e mi libera dalle sue braccia sul collo e chiamo i carabinieri. Poi mi dice di andare a vestirmi e lascia la porta aperta per l’arrivo dei carabinieri.

Le sue frasi durante l’aggressione sono state:
Tanto lo so che vuoi che ti faccia male!
Te lo meriti sei una stronza puttana!
Se credi che ti lasci scordatelo!
Mi sembra passato un giorno!

Fisicamente lividi, trauma cranico, ma il dolore più grande è mentale, cose come questa ti segnano e ti lasciano distrutta. I carabinieri, dopo la seconda denuncia 2022 non è successo nulla, io fortunatamente ho fatto sacrifici per traslocare, cambiare luogo di lavoro (grazie a mia sorella sono riuscita), ma nel frattempo panico e paura.

Arriviamo ad oggi 2025 senza aver avuto notizie o protezione.
Maggio 2025 mi arriva una lettera per la causa e la notte stessa trovo il finestrino dell’auto rotto senza rubare nulla. Questo perché nonostante io più e più volte ho chiesto di non rivelare il mio nuovo indirizzo, nella lettera che lui avrà ricevuto c’è scritto a caratte cubitali.

Coincidenza? Io non credo proprio. E da allora ritorno nel panico, paura per me, mia sorella e mio figlio.
Con tutto quello che sta succedendo e con le povere innocenti vittime! Perché non siamo “protette e difese?” È inaccettabile e soprattutto sbagliato!
Le cose devono cambiare!
Ringrazio per il tuo interesse, ci fossero più persone e autorità come te.

Grazie.”