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Difendi le barche della Global Sumud Flotilla!

Difendi le barche della Global Sumud Flotilla!

Quando

mercoledì 10 Settembre    
20:30

Tipologia evento

Nelle ultime ore abbiamo assistito a vari atti di terrorismo internazionale da parte dell’entità sionista, i cui crimini risalgono a ben prima del 7 Ottobre 2023 e continuano oggi ad intensificarsi.

Parliamo del duplice attacco con droni e ordigni incendiari a due imbarcazioni della Sumud Flottilla: si tratta di azioni di guerra in acque sotto il controllo della Tunisia e contro i paesi di cui le imbarcazioni battono bandiera.
Parliamo al contempo del bombardamento contro la delegazione diplomatica di Hamas, che era presente a Doha, in Qatar, per discutere dell’accordo di cessate il fuoco proposto dagli Stati Uniti.
A rendere ancora più grave l’attacco alla delegazione è che questo è avvenuto con il consenso dei governi occidentali, primo fra tutti quello degli Stati Uniti. Anche le istituzioni italiane collaborano attivamente ai crimini di Israele, nonostante in maniera ipocrita provino a mostrarsi favorevoli a una soluzione pacifica del conflitto. Un esempio lampante di questa ipocrisia è la decisione del comune di Roma di vietare l’assemblea indetta dalle organizzazioni palestinesi in Italia per il 14 Settembre.
Le autorità infatti concedono spazio solo alla questione palestinese quando questa si appiattisce sulla logica umanitaria, ma censurano e reprimono coloro che portano solidarietà alla Resistenza.

A Gaza è in corso un genocidio, ma il fronte di guerra si estende ben oltre la Palestina.
L’entità sionista ha mosso guerra al Libano, alla Siria, allo Yemen, all’Iran, al Qatar e ora la sta portando nel cuore del Mediterraneo.
Nonostante ciò la Resistenza continua a lottare contro l’avanzata dell’IDF a Gaza e il popolo palestinese porta avanti con forza la sua lotta per la libertà e l’autodeterminazione.

Crediamo che il sostegno alla lotta palestinese passi necessariamente dalla lotta contro le istituzioni guerrafondaie di casa nostra, le politiche di riarmo dell’Unione europea e la presenza della NATO nel nostro paese.
A questo processo criminale dobbiamo opporne un altro che, seguendo l’esempio della Resistenza antifascista e anticoloniale, si proponga di costruire un mondo che faccia valere gli interessi degli oppressi e degli sfruttati.