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Solidarietà alla classe operaia in lotta!

    Dal governo dei padroni solo chiacchere.
    Il corteo degli operai ex-ILVA in sciopero arriva nei pressi della Prefettura.
    Gli operai battono i caschetti contro le reti montate sulle camionette per sbarrargli la strada.
    La polizia li investe con una pioggia di lacrimogeni.
    Le reti vengono divelte.
    Non è forma.
    È sostanza.

    Ma quale squadrismo?

      Respingiamo al mittente l’uso strumentale dell’accusa di “squadrismo” rivolto ai compagni e alle compagne di Torino che hanno organizzato l’azione alla redazione de La Stampa.
      Sono “tutti” pronti a riconoscere il fascismo dove non c’è e si voltano dall’altra parte quando ce l’hanno davanti.

      Il genocidio è il crimine, non la resistenza e la solidarietà!

        Nella mattinata di oggi sono in programma le udienze di due processi che riguardano da vicino la Palestina e solidarietà internazionale.
        A Roma si tiene il processo a Tarek, arrestato dopo gli scontri alla manifestazione del 5 Ottobre dello scorso anno a Roma.
        Nel tribunale de L’Aquila invece è fissata una nuova udienza del processo ad Anan imputato con Alí e Mansour.

        Solidarietà agli operai ex-ILVA in lotta

          Alla rottura del tavolo sulla ex-ILVA, Fiom, Fim e Uilm hanno risposto con lo sciopero di 24h del settore siderurgico.
          Gli operai di Genova hanno quindi occupato lo stabilimento di Cornigliano uscendo in corteo con i mezzi dello stabilimento e praticando blocchi che hanno paralizzato l’intera città.
          Il rischio è quello della cassa integrazione dopo la quale si prospetta il licenziamento di centinaia di operai.

          Solidarietà al SUDD COBAS e ai lavoratori in sciopero

            Esprimiamo la nostra solidarietà al Sudd Cobas e ai lavoratori in sciopero.
            Ancora una volta un’aggressione contro chi rivendica ciò che, in un paese abituato a “esportare democrazia e libertà” in giro per il mondo, si pensa sia scontato: 8 ore di lavoro per 5 giorni a settimana con paghe e tutele come da contratto.

            Dario, Mimi e Bocconcino liber* subito!

              Ieri a Napoli, la Rete per Palestina aveva lanciato un presidio contro la presenza, all’interno della mostra d’Oltremare in occasione della Pharma Expo, della farmaceutica israeliana “Teva” che è stara duramente contestata per la sua complicità nel genocidio.

              Contro i provvedimenti disciplinari, solidarietà agli studenti del Meucci!

                All’occupazione del Meucci, nella notte, diversi ragazzi esterni all’istituto ed estranei all’occupazione, sono entrati nella scuola facendo danni ingenti. È risaputo anche il tentativo degli studenti del Meucci di fermare i danneggiamenti senza riuscirvi.
                La Dirigente Scolastica, preso atto dell’accaduto e individuato i cosiddetti “responsabili” dell’occupazione, ha scritto una circolare in cui minaccia sanzioni disciplinari nei confronti di questi studenti. Ciò potrebbe portare ad abbassare il voto in condotta e quindi alla bocciatura.

                Solidarietà alle militanti sarde!

                  Nell’esprimere il nostro sostegno segnaliamo quest’iniziativa di raccolta fondi per sostenere le spese legali dei compagni e delle compagne raggiunte dai fogli di via “per aver manifestato la propria solidarietà al popolo palestinese”.

                  Solidarietà alla Livorno operaia e all’Ex Caserma Occupata

                    Livorno è una città che compattamente si è mobilitata negli scioperi e nei blocchi dei giorni passati.
                    I portuali livornesi sono stati motore e riferimento di questa lotta che ha coinvolto lavoratori e studenti e con essi le realtà organizzate di tutta la città.
                    Tra queste l’Ex Caserma Occupata.

                    Il vittimismo è l’arte dei miserabili

                      I rappresentanti del governo che ieri erano a Firenze dovrebbero imparare anche questo dal popolo palestinese: la dignità!
                      Nonostante un genocidio di cui loro sono complici, i palestinesi mai hanno agito in senso vittimistico, ma hanno continuato a rivendicare la volontà di vivere nella propria terra a testa alta.