Askatasuna e solidarietà!
Alle prime ore di questa mattina a Torino è scattata un’operazione di polizia con perquisizioni in casa di alcuni compagni ma soprattutto ad Askatasuna, che è stato sgomberato.
Alle prime ore di questa mattina a Torino è scattata un’operazione di polizia con perquisizioni in casa di alcuni compagni ma soprattutto ad Askatasuna, che è stato sgomberato.
Mentre scriviamo si riunisce la Commissione Pace in Palazzo Vecchio per affrontare il tema relativo alla cittadinanza a Francesca Albanese e contestualmente è in corso una presenza solidale di cui riportiamo e condividiamo le posizioni.
Dal governo dei padroni solo chiacchere.
Il corteo degli operai ex-ILVA in sciopero arriva nei pressi della Prefettura.
Gli operai battono i caschetti contro le reti montate sulle camionette per sbarrargli la strada.
La polizia li investe con una pioggia di lacrimogeni.
Le reti vengono divelte.
Non è forma.
È sostanza.
Respingiamo al mittente l’uso strumentale dell’accusa di “squadrismo” rivolto ai compagni e alle compagne di Torino che hanno organizzato l’azione alla redazione de La Stampa.
Sono “tutti” pronti a riconoscere il fascismo dove non c’è e si voltano dall’altra parte quando ce l’hanno davanti.
Con questo testo vogliamo entrare nel merito del rinnovo del CCNL dei metalmeccanici dopo la firma di Federmeccanica-Assistal e dei sindacati confederali.
Il quadro sindacale e economico che ne deriva si pone, secondo noi, all’interno della critica alla fase che stiamo vivendo.
Nella mattinata di oggi sono in programma le udienze di due processi che riguardano da vicino la Palestina e solidarietà internazionale.
A Roma si tiene il processo a Tarek, arrestato dopo gli scontri alla manifestazione del 5 Ottobre dello scorso anno a Roma.
Nel tribunale de L’Aquila invece è fissata una nuova udienza del processo ad Anan imputato con Alí e Mansour.
Alla rottura del tavolo sulla ex-ILVA, Fiom, Fim e Uilm hanno risposto con lo sciopero di 24h del settore siderurgico.
Gli operai di Genova hanno quindi occupato lo stabilimento di Cornigliano uscendo in corteo con i mezzi dello stabilimento e praticando blocchi che hanno paralizzato l’intera città.
Il rischio è quello della cassa integrazione dopo la quale si prospetta il licenziamento di centinaia di operai.
Esprimiamo la nostra solidarietà al Sudd Cobas e ai lavoratori in sciopero.
Ancora una volta un’aggressione contro chi rivendica ciò che, in un paese abituato a “esportare democrazia e libertà” in giro per il mondo, si pensa sia scontato: 8 ore di lavoro per 5 giorni a settimana con paghe e tutele come da contratto.
Ieri a Napoli, la Rete per Palestina aveva lanciato un presidio contro la presenza, all’interno della mostra d’Oltremare in occasione della Pharma Expo, della farmaceutica israeliana “Teva” che è stara duramente contestata per la sua complicità nel genocidio.
All’occupazione del Meucci, nella notte, diversi ragazzi esterni all’istituto ed estranei all’occupazione, sono entrati nella scuola facendo danni ingenti. È risaputo anche il tentativo degli studenti del Meucci di fermare i danneggiamenti senza riuscirvi.
La Dirigente Scolastica, preso atto dell’accaduto e individuato i cosiddetti “responsabili” dell’occupazione, ha scritto una circolare in cui minaccia sanzioni disciplinari nei confronti di questi studenti. Ciò potrebbe portare ad abbassare il voto in condotta e quindi alla bocciatura.
Nell’esprimere il nostro sostegno segnaliamo quest’iniziativa di raccolta fondi per sostenere le spese legali dei compagni e delle compagne raggiunte dai fogli di via “per aver manifestato la propria solidarietà al popolo palestinese”.
Livorno è una città che compattamente si è mobilitata negli scioperi e nei blocchi dei giorni passati.
I portuali livornesi sono stati motore e riferimento di questa lotta che ha coinvolto lavoratori e studenti e con essi le realtà organizzate di tutta la città.
Tra queste l’Ex Caserma Occupata.