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Solidarietà alla Livorno operaia e all’Ex Caserma Occupata

Livorno è una città che compattamente si è mobilitata negli scioperi e nei blocchi dei giorni passati.
I portuali livornesi sono stati motore e riferimento di questa lotta che ha coinvolto lavoratori e studenti e con essi le realtà organizzate di tutta la città.
Tra queste l’Ex Caserma Occupata.

Il governo ha utilizzato la chiusura della campagna elettorale delle regionali per provare a dar fiato alla gazzarra fascista proprio contro questa la lotta.
Altro che “libero dibattito democratico”!
I risultati però sono stati davvero scarsi.
A Livorno poche decine di persone hanno risposto alla chiamata fascista.
A Livorno, come del resto a Firenze, Salvini ha provato a fare il solito comizio “d’attacco”, ma le sue invettive non sono state in grado di nascondere la difficoltà di affrontare i temi sollevati dalla mobilitazione.
Soprattutto ha dimostrato quanto oggi sia la piazza ad imporre il dibattito pubblico mentre il governo riesce a giocare solo di rimessa.

Salvini è partito mandando baci alla folla che lo contestava per deriderla ed ha finito con la bava alla bocca tipica di chi ha “la rabbia”.
Non poteva allora che arrivare a minacciare l’ennesimo sgombero, stavolta contro l’Ex Caserma Occupata, con l’utilizzo della solita retorica contro “violenti e facinorosi”.

Sia chiaro che, se questa provocazione dovesse trovare anche il minimo riscontro in un qualsiasi tentativo di mettere in discussione l’Ex Caserma Occupata e la sua attività politica e culturale, questo verrà considerato un attacco a tutto il movimento che si è mobilitato in queste settimane al fianco della Palestina, contro il genocidio e la guerra.

La nostra solidarietà all’Ex Caserma Occupata e ai compagni fermati durante la giusta e legittima contestazione al provocatore in camicia verde.