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“Vorrei che il futuro fosse oggi”

Sabato 11 Ottobre ore 15.00
davanti alla sede RAI di Firenze
CORTEO CONTRO NATO, SIONISMO, ECONOMIA DI GUERRA

Ieri a Roma 1 MILIONE di persone sono scese in piazza. Erano anni che non succedeva.
Il dato però non è soltanto quantitativo ma soprattutto qualitativo, perché arriva dopo due scioperi generali che nel giro di 15 giorni hanno bloccato per due volte il paese.
Perché la scintilla é stata la presa di parola dei portuali e della classe operaia con Global Sumud Flotilla in partenza dal porto di Genova.
Perché l’appello della piazza di ieri parlava chiaro: non una generica richiesta di pace, ma lo schierarsi al fianco della Resistenza palestinese.
Quindi una pace vera e duratura, nella misura in cui questa non può che essere raggiunta attraverso un rovesciamento strutturale del sistema della guerra di cui il genocidio è la tattica più barbara.

Abbiamo avuto modo di sentire le testimonianze dell’equipaggio della Global Sumud Flotilla sulle condizioni di prigionia.
Si chiama tortura. Se qualcuno pensa che Israele sia l’eccezione si svegli. Israele fa scuola ai paesi occidentali.
Una parte dell’equipaggio é ancora in carcere in Israele e come altri 10.000 palestinesi.
Qua in Italia invece in carcere c’è ancora Anan, Tarek arrestato ormai un anno fa proprio a Roma e ci sono i compagni e le compagne fermati negli ultimi giorni.

Già ci provano a fare girare i video di come “gli incappucciati sono stati isolati dal resto del corteo”.
Invece ad essere sempre più isolati sono proprio coloro che dividono i “buoni” dai “cattivi”.
Sono coloro che abbandonano i cortei quando un momento si fa troppo teso, quando vengono occupati i binari e la stazione, quando si dice alla Digos che “io con l’organizzazione di tutto questo non c’entro nulla quindi non chiedete a me”, che tradotto poi vuole dire: “andate a bussare alla porta di altri”.

In questa mobilitazione hanno e devono avere pari dignità, sostegno e legittimità tutte le pratiche.
Se questo non fosse chiaro difficilmente tutto questo andrebbe avanti.
Infatti andrà avanti continuando a tenere alta la bandiera della lotta anticoloniale, antimperialista, contro il sistema dello sfruttamento.
Non importa se oggi a tanti fa male la gola o le gambe. Si deve continuare a camminare per tornare a correre!

Oggi ricarichiamo le energie e riordiniamo le idee che la prossima settimana c’è da fare.
Tutta la settimana e fino all’appuntamento di Sabato 11 Ottobre alle 15.00 davanti alla sede RAI di Firenze contro il Comando NATO di Rovezzano, contro la NATO e il sionismo, contro il riarmo e l’economia di guerra, per abbattere la spesa militare e alzare quella sociale.

Altro che “manifestano solo per la Palestina e non pensano ai problemi di qua”
Noi lottiamo per tutto!