Condividiamo il comunicato di CUBA MAMBÍ, Gruppo di Azione Internazionalista, sulla rivoluzione cubana, il suo significato storico e attuale.
26 Luglio 2025
Il 26 Luglio non è solo storia. È una linea del fronte. Quel giorno del 1953, quando Fidel Castro e le compagne e i compagni del Moncada osarono sfidare la dittatura di Batista, nacque una Rivoluzione che avrebbe cambiato il secolo. Una Rivoluzione che non appartiene solo a Cuba, ma a tutti i popoli che resistono all’imperialismo, al colonialismo, al dominio economico e culturale dell’Occidente. Oggi, quella stessa lotta vive nei corpi massacrati della Palestina.
Vive sotto le bombe a Gaza, nelle carceri israeliane, nelle fosse comuni scoperte, nel silenzio complice dei governi europei.
E vive nella dignità del popolo cubano, che da oltre 60 anni resiste a un blocco criminale imposto dagli Stati Uniti, con la piena complicità dell’Unione Europea. Cuba e Palestina sono oggi la stessa trincea.
Stessa dignità. Stessa determinazione. Stessa verità da gridare: l’imperialismo uccide, il sionismo massacra, la NATO colonizza, l’Occidente mente. In Italia e in Europa, una destra guerrafondaia e razzista ed un centrosinistra codardo e allineato, hanno scelto di stare dalla parte degli assassini: appoggiano Israele anche di fronte al genocidio.
Approvano ogni guerra NATO come se fosse pace. Zittiscono chi osa resistere. Criminalizzano la solidarietà e la verità.
In questo 26 Luglio non commemoriamo: ci schieriamo. Chi ha memoria sa da che parte stare. Chi ha coscienza non resta neutrale.
“Il diritto alla ribellione contro la tirannia è sancito da tutti i codici del mondo. I popoli non si rassegnano mai alla schiavitù.”
Fidel Castro, “La historia me absolverá” (1953)
Il 26 Luglio è una chiamata alla lotta, oggi più che mai.
Perché in un mondo che cancella interi popoli con il silenzio e le armi, ricordare la Rivoluzione cubana è un atto di resistenza.
E stare con la Palestina è un dovere morale, politico, umano.
Cuba non si piega. Palestina non si arrende. I popoli si sollevano.
Né con l’impero, né con il genocidio.
Hasta la victoria siempre.
CUBA MAMBÍ