MEDICOS y NO BOMBAS – Cuba ai tempi del CoViD19

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Venerdì 18 marzo

 INIZIATIVA h 19:00
 CENA h 20:30
 
 Durante le varie fasi della pandemia, abbiamo vissuto sulla nostra pelle le inefficienze del nostro sistema sanitario nazionale.
Difatti il coronavirus ci ha dimostrato per l’ennesima volta, col suo volto brutale e spietato, come in questo sistema gli interessi, profitti e calcoli siano sempre avanti alle persone, ai suoi bisogni, alla loro salute.
I tagli che si sono succeduti negli ultimi decenni hanno reso gli ospedali e la Aziende (!) Sanitarie inadeguate a una risposta veloce ed efficace per far salvaguardare la salute di tutti e tutte. Nel mentre, una propaganda asfissiante incuteva terrore, indicava nel vicino un potenziale untore, scaricava sulle scelte singolo le mancanze di una responsabilità collettiva, alimentando paure ed ansie, più facilmente governabili di una comunità consapevole e solidale..
 Nelle fasi più acute della pandemia, dove personale sanitario e infermieri nonostante i turni massacranti cercavano di fare il loro meglio per far fronte alle falle del sistema, dal mondo giungeva in Italia materiale sanitario, dispositivi di protezione fino a medici, ricercatori e infermieri.
 Una delle più delegazioni più nutrite è stata quella cubana, dove più di un centinaio fra medici, epidemiologi e infermieri sono partiti dall’isola caraibica per arrivare in Italia, da Torino a Cremona. Nonostante le assurde e terroristiche sanzioni economiche, il bloqueo e il tentativo di isolamento internazionale che da diversi decenni cerca di far soffocare l’esperienza socialista della piccola isola caraibica, Cuba non solo affrontava il diffondersi della pandemia in patria, ma riusciva ad “esportare” medici, esperienza e mezzi in tutto il mondo.
 Con questa iniziativa vogliamo provare a comprendere il concetto di salute pubblica cubana, il suo svilupparsi e diffondersi in maniera comunitaria e al di fuori della logica mercificata. Proveremo a comprendere l’organizzazione della medicina territoriale, il sistema sanitario ma anche le ricadute sociali, l’esperienza della popolazione e le misure di contenimento del virus e di salvaguardia e tutela collettiva.
 Lo faremo dialogando con Angelo Baracca Professore di Fisica presso l’Università degli Studi di Firenze e autore del libro “Cuba: medicina, scienza e rivoluzione, 1959-2014. Perché il servizio sanitario e la scienza sono all’avanguardia” e Valentina, volontaria di ritorno da Cuba nel progetto dello studio clinico sul “Soberana Plus Turin” dell’Istituto Finlay di Cuba e Ospedale Amedeo di Savoia di Torino sull’efficacia e sulla risposta immunitaria del vaccino cubano.
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 A seguire cena sociale, dalle 20:30. 

 

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