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1° Maggio al CPA Fi Sud

13051761_1149917565032473_3500062040961607132_nIL PRIMO MAGGIO DI GAVINANA: CONTRO LA VENDITA DI RUSCIANO E DEL PATRIMONIO PUBBLICO, PER LA RIAPERTURA DEL DISTRETTO SANITARIO NEL QUARTIERE

Ci avviciniamo al I° maggio, festa dei lavoratori in un contesto che da anni vede la trasformazione delle condizioni di lavoro e di vita di milioni di lavoratori in senso peggiorativo. Infatti, mentre sempre più persone faticano ad arrivare a fine del mese, la repressione avanza anche nei luoghi di lavoro con intimidazioni, licenziamenti politici e con l’applicazione di nuove forme di controllo. Fuori dai luoghi di lavoro assistiamo inoltre alla ripresa di tendenze reazionarie e fasciste ed alla militarizzazione d’ogni aspetto della vita sociale, mentre la macchina bellica italiana gira già a pieno regime nella situazione di perenne conflitto armato che si è andata determinando.
Contemporaneamente vengono imposte politiche di sacrifici e dirottati servizi essenziali quali sanità e scuola all’interno del processo di estrazione del profitto, politiche che stanno progressivamente impoverendo vasti strati sociali trasformandosi in una ulteriore appropriazione di parte del salario. Dall’alto dei palazzi del potere, siano essi a Bruxelles, Berlino o Roma, i costi della crisi vengono scaricati verso il basso e nelle nostre città e nei nostri quartieri ne vediamo segni tangibili con un progressivo impoverimento e sgretolamento del tessuto sociale. Gavinana, come altri quartieri, ne è un esempio: il tentativo di vendere il complesso di Rusciano semplicemente per far cassa, l’assurda perdita di un distretto sanitario nel nostro quartiere, la mancanza di spazi sociali e di aggregazione indipendenti da logiche di guadagno. Troppi, davanti a questa realtà, hanno piegato la testa e si sono fatti abbindolare dalla propaganda dei responsabili stessi di questa situazione. Gli immigrati per esempio sono diventati il capro espiatorio di ogni malessere sociale, di ogni tipo di rabbia e tensione, sull’onda di una campagna di criminalizzazione che ha fatto chiudere gli occhi anche di fronte al business che viene giocato sulle loro spalle. Noi invece pensiamo ci sia tanto altro di cui parlare. Il processo che siamo costretti a vivere non riguarda la semplice sfera personale, il proprio ambito familiare: non riguarda unicamente i soggetti coinvolti, ma tutto il tessuto sociale circostante. Per questo non può rimanere come un problema privato: noi rimaniamo dell’idea che abbiamo bisogno di raccontare e di raccontarci.
Quanti oggi nel quartiere sono disoccupati o cassaintegrati? Quanti rischiano lo sfratto o di vedersi pignorare la casa da quelle banche salvate con i nostri soldi? In troppi vivono con paura, vergogna e frustrazione questa realtà senza capire che da tutto ció si puó uscire solo collettivamente, con il mutuo appoggio, la solidarietà e la lotta per un riscatto che non arriverà mai dai tavoli concertativi, dalle acrobazie sindacali e dal falso dialogo delle istituzioni utile solo a farci stare zitti e farci stare buoni.

Il primo maggio è un giorno di lotta, rivendicazione e festa e per quanto ci sia ben poci da stare allegri noi non siamo disposti a rinunciarvi. L’abbiamo organizzato al Cpa fi-sud perchè pensiamo che il Centro popolare rappresenti un mezzo e uno stimolo per attivare delle pratiche collettive utili a tutti noi.
L’apertura della Palestra Popolare fi-sud ne è un esempio: se oggi il quartiere ha ancora quello spazio a disposizione lo si deve alle decine di persone cge si sono rimboccate le maniche per riaprirlo, non certo a chi l’aveva chiuso per mettere in vendita l’intera struttura. Chi vuol partecipare ai corsi non lo fa in cambio di soldi ma della sua partecipazione ai lavori di manutenzione, pulizia e all’organizzazione delle iniziative di autofinanziamento.
Questo primo maggio è stato organizzato dalle realtà di Gavinana che si battono contro la desertificazione sociale e culturale all’interno del nostro quartiere. Sarà un momento di aggregazione in cui ribadire che di fronte alla cultura del profitto e dello sfruttamento, all’individualismo dettato dalla competizione sociale e all’egoismo generalizzato che cresce di pari passo allo sfruttamento, al senso di precarietà ed all’insicurezza propagandata dai media, pensiamo che si possa e debba riaffermare i valori della solidarietà popolare e della costruzione di una società migliore.

A partire dalle 12.30 pranzo popolare, banchini informativi, musica dal vivo, giochi per bambini, proiezione video e alle ore 16.00 nel parco verranno ripiantati alcuni alberi che sono stati acquistati con il ricavato della cena popolare dello scorso 8 agosto che organizzammo subito dopo il nubifragio.

Al Centro Popolare Autogestito fi-sud in via di villamagna 27a.