

Fontesanta 2025
LA RESISTENZA È LA NOSTRA BUSSOLA
CONTRO COLONIALISMO, SIONISMO E STATO DI GUERRA
Anche quest’anno torneremo sui sentieri di Fontesanta per portare avanti l’iniziativa che un tempo fu dei partigiani della Brigata Sinigaglia.
Un appuntamento storico ma mai rituale.
Quest’anno in particolare abbiamo deciso di dedicare le iniziative al tema della “Resistenza tradita”.
Nel dopocena del Sabato infatti proietteremo il documentario “Facevamo quello che dovevamo” sulla storia della Volante Rossa, con il contributo dei compagni della Panetteria di Milano che hanno realizzato questo lavoro.
La Domenica mattina invece ci confronteremo in un’assemblea dal titolo “La Resistenza partigiana tra rivoluzione e restaurazione” alla quale prenderanno parte anche i compagni e le compagne della Genova Antifascista che interverranno proprio sul significato dei fatti di Genova ’60 e sul contesto del porto nelle lotte, tanto di allora come di oggi.
Il programma subirà solo una variazione.
Nel tardo pomeriggio infatti era fissata la camminata dalla Casina di Fontesanta fino al cippo del Balena.
Nel frattempo i Giovani Palestinesi di Firenze hanno lanciato un corteo proprio per il pomeriggio del 6 Settembre.
A questo link potete leggere l’appello.
Abbiamo quindi deciso che “la camminata” avverrà in quella piazza.
Da parte nostra la presenza sarà nella forma della delegazione perché molti e molte di noi saranno impegnate nella preparazione delle iniziative che si svolgeranno a Fontesanta.
Quello che però ci interessa cogliere è la proposta politica dell’appello lanciato dai Giovani Palestinesi.
Si moltiplicano iniziative che riteniamo importanti e significative, da quelle dei sanitari fino a quella Global Sumud Flottilla dove, per prima cosa, dobbiamo sostenere il coraggio di chi si mette in gioco per rompere l’assedio di Gaza aprendo un corridoio umanitario per iniziativa popolare.
Notiamo però che, all’aggravarsi della situazione umanitaria, corrisponde un sempre maggiore tentativo di spoliticcizzare la lotta al fianco della Palestina.
È un’operazione ben condotta dalla sinistra istituzionale che si insinua proprio sul fronte squisitamente umanitario.
È un metodo usuale e ben collaudato: prima la Resistenza viene criminalizzata, poi marginalizzata fino a farla scomparire dal discorso pubblico tentando allora di reindirizzare la solidarietà verso proposte compatibili e complementari con la stessa strategia coloniale come quella dei “due Popoli due Stati”.
Si tratta allora di abbandonare la postura per cui “noi aiutiamo la Palestina”, ma provare a capire anche quanto la lotta in Palestina stia aiutando noi e cosa ci sta indicando.
Vuol dire proseguire questa lotta perché si sviluppi con sempre maggiore forza e chiarezza contro tutto il sistema della guerra e del genocidio.
Vuol dire proseguirla affinché non venga capitalizzata da quelle forze opportuniste che sono parte del problema e mai saranno la soluzione, che oggi lanciano dichiarazioni roboanti sul “dramma di Gaza” ma continuano a provocare la guerra su più fronti attraverso riarmo e sanzioni.
Significa la necessità dello sviluppo di una forza totalmente autonoma e antagonista rispetto all’imperialismo e i sui rappresentanti politici.
Per questo pensiamo siamo importante dare un segnale anche dai boschi di Fontesanta.
Perché il tradimento della Resistenza che ci liberò dal nazifascismo, ma che rimase incompiuta nel liberarci dal sistema dello sfruttamento e della guerra, non è solo un fatto storico ma un processo che ancora oggi marcia sulle nostre teste.
Un processo che vive nella capacità di questo sistema di recuperare, disciplinare, normalizzare e quindi soffocare ogni possibile momento di rottura.
Sta a noi non permetterlo.
Quello del 6 e 7 Settembre sarà un fine settimana impegnativo.
Quindi invitiamo tutti coloro che parteciperanno al corteo promosso dai Giovani Palestinesi a venire a montare la propria tenda a Fontesanta già dalla mattina del sabato per poi farvi ritorno dopo la manifestazione e prendere parte alla cena, al dibattito e al concerto.
L’indomani mattina all’assemblea e al pranzo.
Brigata Sinigaglia sempre presente!