
I fatti sono ormai noti.
All’occupazione del Meucci, nella notte, diversi ragazzi esterni all’istituto ed estranei all’occupazione, sono entrati nella scuola facendo danni ingenti. È risaputo anche il tentativo degli studenti del Meucci di fermare i danneggiamenti senza riuscirvi.
La Dirigente Scolastica, preso atto dell’accaduto e individuato i cosiddetti “responsabili” dell’occupazione, ha scritto una circolare in cui minaccia sanzioni disciplinari nei confronti di questi studenti. Ciò potrebbe portare ad abbassare il voto in condotta e quindi alla bocciatura.
Riteniamo questa scelta molto grave.
- La scuola non si configura come spazio repressivo ma come luogo di incontro e scontro di idee con il fine di porre le basi per lo sviluppo del pensiero critico. La DS oggi sta lanciando il messaggio esattamente opposto.
Vorremmo ricordarle che la scuola è il luogo dell’insegnamento per eccellenza e ogni sua azione dovrebbe andare in quella direzione.
La DS oggi sta “insegnando” ai suoi studenti che chi detiene il potere può piegare la logica e la verità con il fine di punire arbitrariamente uno specifico gruppo di persone come monito per tutte le altre.
Non potendo punire gli studenti per “quel che hanno fatto” allora li punisce in base “a ciò che sono e rappresentano”.
Non punisce gli studenti per il danneggiamento, ma per essere stati protagonisti dell’occupazione della scuola una delle cui motivazioni era proprio la fatiscenza delle strutture. - Quest’azione entra in contraddizione addirittura con la Carta Costituzionale e con una qualsiasi azione penale.
L’articolo 25 infatti recita: “Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge”.
Nessuna questura avrebbe in mano i fatti per denunciare i ragazzi per i danneggiamenti, nessun giudice avrebbe gli elementi per condannarli in tribunale, ma lei lo fa all’interno della scuola. - Punisce gli studenti con un salto logico: “era in corso l’occupazione, la responsabilità della scuola era in capo agli studenti quindi sono loro da punire”.
Poniamo allora alcune domande.
Quando la scuola non è occupata e si verificano danni nelle ore di chiusura, la responsabilità dei danneggiamenti dovrebbe ricadere sul DS di turno? Quindi il DS dovrebbe essere punito? Da chi e sulla base di quali criteri? Oppure il DS direbbe di aver subito lui stesso un danneggiamento?
Queste sono domande retoriche e confermano quanto sia assurda la posizione della DS del Meucci.
Noi sosteniamo infatti che in questo caso i primi ad essere stati danneggiati sono propri gli studenti e le loro legittime rivendicazioni.
La DS sta strumentalizzando un fatto, che gli stessi studenti hanno provato ad evitare, perché solo di quello si parli. - La DS sta infine creando un precedente molto pericoloso. Sta implicitamente affermando che chiunque abbia l’interesse a fare fallire e delegittimare le occupazioni delle scuole, potrebbe organizzare un raid notturno per produrre lo sgombero e la punizione degli occupanti. Questa è una posizione inaccettabile.
Invitiamo tutte e tutti a manifestare solidarietà agli studenti minacciati dal provvedimento disciplinare a partire proprio dagli studenti e dalle studentesse, dal corpo docente e dal personale ATA del Meucci.
Rivolgiamo un appello a tutti i membri del Consiglio d’Istituto a fare valere queste argomentazioni affinché venga respinto ogni provvedimento disciplinare.
La scuola non è una caserma. Se azioni simili vogliono andare in quella direzione non possiamo che continuare a sostenere chiunque continuerà a occupare e lottare per opporsi a questa deriva ed esser protagonista diretto nell’ambito in cui sviluppa la propria attività, che sia luogo di studio o di lavoro.

