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Lettera aperta al
quartiere Gavinana

FB_IMG_1589141943490LETTERA APERTA al QUARTIERE GAVINANA

Dopo alcune settimane di raccolta alimentare per famiglie in difficoltà economica pensiamo sia giusto fare alcuni chiarimenti.
Le famiglie che ci contattano, ormai in aumento esponenziale, sono escluse da qualsiasi tipo di sussidio di sostegno al reddito e abbandonate a loro stesse.

Con loro abbiamo un rapporto costante visto che, dopo la prima chiamata, è il nostro centralino a contattarli nuovamente dopo una settimana per fissare l’invio di un nuovo pacco di generi di prima necessità.

Capita, non di rado, che alcune famiglie in un modo o nell’altro ci chiedano “per quanto tempo il Comune porterà avanti questo servizio”.
È nostra premura spiegare a tutte le famiglie che quello che offriamo non è un servizio, né tantomeno offerto dal Comune, ma che è il frutto della solidarietà popolare e della raccolta che stiamo portando avanti.
L’iniziativa andrà avanti fin quando ci saranno generi di prima necessità a magazzino.

A pensar male si fa peccato, ma ci s’azzecca quasi sempre e la domanda sorge spontanea: per caso il Comune sta dirottando sul nostro centralino alcune chiamate spacciando “il servizio” come proprio?

Se così fosse peró non potremmo che provare rabbia visto che i “buoni spesa” del Comune sono scaduti l’ormai lontano 17 aprile e i “buoni affitto” sono rimasti l’unico sostegno al redditto erogato da Palazzo Vecchio… ma affrettatevi perché scadono l’11 maggio… dopo il vuoto totale!
Sarebbe peró un’operazione davvero squallida, soprattutto alla luce di ciò che stiamo per raccontare.

In ogni caso, a chiunque chiami il nostro centralino, continueremo a consegnare fino all’ultimo pacco di pasta a nostra disposizione e proprio per aumentare le scorte a magazzino abbiamo pensato di fare anche un punto di raccolta davanti al Centro commerciale Coop di Gavinana.

Considerate le circostanze abbiamo ritenuto opportuno provare a fare un passaggio formale per richiedere un’autorizzazione e per questo abbiamo contattato alcune associazioni del quartiere ed abbiamo avuto uno scambio informale con l’assessore Bettini, che ci aveva contattato dopo che abbiamo iniziato la raccolta, e che ci aveva assicurato che nel giro di pochi giorni ci avrebbe fatto avere i permessi.

Questi permessi non sono mai arrivati e a quanto ci risulta a mettersi di traverso è stata la Presidente del Quartiere 3 Perini.
Nonostante questo il banchino davanti alla Coop ha fatto la sua prima apparizione sabato 2 maggio e verrà riallestito regolarmente ogni lunedì, mercoledì e sabato mattina. Ma il punto è un altro e squisitamente politico: che cosa porta un presidente di quartiere a intralciare una raccolta alimentare di sostegno alle famiglie in difficoltà economica?

E per di più a farlo quando altre realtà nel quartiere, che vogliamo ringraziare pubblicamente, ci stanno già aiutando, come l’Istituto Comprensivo Puccini, che ha emesso una circolare spiegando le modalità della raccolta, e l’associazione “Insieme per Gavinana” che ha fornito l’IBAN per le donazioni.

Vorremmo però rivolgere un’altra domanda alla Presidente Perini: non le pare contradditorio che un’istituzione come quella scolastica faccia giustamente propri quelli che l’articolo 2 della Costituzione definisce “doveri di solidarietà” e che invece l’istituzione rappresentativa più vicina alla popolazione venga meno agli stessi?

Chiediamo alla Presidente del Quartiere di spiegarcelo pubblicamente e nel caso ci stessimo sbagliando di dirci come stanno andando esattamente le cose.
Speriamo di non esser costretti ancora una volta di sentirci rispondere con il solito ritornello sulla legalità… qui non si tratta di fare chiacchiere ma di far mangiare intere famiglie, bambini compresi!

Attendiamo risposta!

CPA Fi*Sud