GLI SPAZI SOCIALI NON SI SGOMBERANO

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Ci è arrivata la notizia che il 13 luglio il Next Emerson, storica occupazione di Firenze nord, andrà all’asta. Nel caso in cui qualche speculatore dovesse decidere di accaparrarsi l’ennesimo pezzo di città le compagne e i compagni rischierebbero lo sgombero.

Già ci immaginiamo le dichiarazioni soddisfatte di sindaco e giunta, se questo dovesse accadere, su pezzi di città finalmente “riqualificati” e su nuovi potenziali investimenti in arrivo. Ma quale riqualificazione è l’appropriazione da parte di un privato di uno spazio che prima era di tutte/i? Quale “investimento” in cemento potrà mai andare a nostro beneficio?

La questione dello spazio pubblico nella città di Firenze è legata strettamente alla volontà politica trasversale di trasformarlo in spazio privato, ovvero in grado di generare profitto per i padroni. Da una parte ci sono le piazze, da sempre vissute come luogo di aggregazione e socialità, ma non votate esclusivamente a logiche di consumo e per questo represse a suon di articoli sulla cosiddetta “malamovida” e ordinanze volte a militarizzarle e mercificarle, al punto che oggi non si può andare la sera in Santo Spirito o Sant’Ambrogio se non per sedersi ai tavolini di un locale. Parallelamente gli spazi occupati per lo stesso motivo vengono messi in vendita, gli/le occupanti indagati per i reati più disparati, in modo da poter trasformare quei luoghi che appartengono a tutte e tutti nell’ennesimo albergo o centro commerciale.

Ebbene, come CPA Firenze Sud vogliamo esprimere la nostra solidarietà verso chi, praticando l’autogestione, ha dato vita per oltre vent’anni a un luogo abbandonato, restituendolo alla collettività come spazio di socialità a disposizione di tutte e tutti, fuori da quelle logiche di mercato che vogliono monetizzare ogni singolo secondo delle nostre vite.
IL NEXT EMERSON NON SI TOCCA!
SOLIDARIETÀ ALLA FIRENZE CHE RESISTE!

L’assemblea del CPA Fi-Sud

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