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CONTRO IL VIRUS DELLA REPRESSIONE, SOLIDARIETA’ A CHI LOTTA!

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CONTRO IL VIRUS DELLA REPRESSIONE, SOLIDARIETA’ A CHI LOTTA!

In queste ore 12 compagne/i sono stati colpiti dall’ennesima operazione repressiva in grande stile, coordinata dai Ros e dal Procuratore Dambruoso di Bologna, un PM “in carriera” non nuovo a capitanare pompose operazioni contro compagne e compagni, nonché a diverse debacle processuali..

Gli/le arrestate/i sono 7, ad altre/i 5 è stato dato l’obbligo di dimora con firma quotidiana. Di nuovo ci troviamo di fronte all’utilizzo del reato associativo (270bis) per condurre una indagine in grande stile, con l’usuale dispiegamento di uomini e mezzi e senza badare a spese, contro chi?
Secondo gli stessi giudici, contro chi lotta per “impedire l’apertura dei Centri permanenti di rimpatrio” ovvero di nuovi lager per migranti, o partecipa a “momenti di protesta” sotto il carcere di Bologna! Perché la vera priorità di uno stato incapace di tutelare la salute pubblica dentro e fuori le mura carcerarie, è “evitare che in eventuali ulteriori momenti di tensione sociale causati dall’attuale situazione emergenziale” possano verificarsi “altri momenti di una più generale ‘campagna di lotta antistato’”. E così tanti saluti ai loro sbandierati principi di responsabilità penale perché l’operazione, parole loro, ha “una strategica valenza preventiva”, ovvero ti metto le manette oggi perché tu non possa metterti di traverso un domani, non importa cosa tu abbia o non abbia fatto, importa ciò chi sei, come la pensi e dunque cosa potresti fare..

A legittimare tutto ciò il clima e la propaganda dell”emergenza. Non quella di chi non arriva a fine mese, di chi ancora non ha visto un euro di sussidi o cassa integrazione, di chi in una cella affollata tema di essere contagiato, di chi fa turni massacranti in corsia o in una struttura per anziani.
Guai a chi potrebbe far notare che questa è la dura realtà da dover affrontare, e che non vuole accettare.
E allora ci chiediamo come faranno giudici, sbirri e i loro mandanti politici a prevenire il malcontento se la malattia che genera malcontento sono proprio loro, con le loro false emergenze, lo sfruttamento quotidiano, la devastazione sociale e ambientale, la negazione al diritto alla salute?

Per parte nostra abbiamo da sempre molto chiaro da che parte stare e dove stanno i nostri nemici, e per questo vogliamo ribadire con forza la solidarietà con tutti i compagni/e colpiti da questa infame operazione repressiva.

TUTTE/I LIBERE/I

Non lasciamo soli/e i/le compagni/e. Scriviamoli!
Elena Riva e Nicole Savoia:
Str. Delle Novate, 65, 29122, Piacenza.
Duccio Cenni e Guido Paoletti:
Via Arginone, 327, 44122, Ferrara.
Giuseppe Caprioli e Leonardo Neri:
Strada San Michele 50/A, 15121, Alessandria.
Stefania Carolei:
Via Gravellona, 240, 27029, Vigevano, PV