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Catalogna… fra lotta
e repressione

FB_IMG_1576746686998LO TSUNAMI CATALANO, FRA LOTTA e REPRESSIONE

Poco più di due mesi fa il Tribunale Supremo ha condannato 9 leader indipendentisti catalani, per i fatti che portarono al Referendum prima, e alla dichiarazione unilaterale d’indipendenza catalana il 1° ottobre 2017 poi. Una condanna, politica di fatto, che ha trovato una risposta immediata nelle decine di migliaia di persone che per settimane sono scese nelle strade manifestando in massa, bloccando autostrade, aeroporti, ferrovie, con lo scopo di denunciare l’ennesima risposta repressiva dello Stato spagnolo, l’unica che conosce per la questione sociale e nazionale dentro i confini del Regno. La possibilità di autodeterminarsi come popolo anche attraverso un referendum, dovrebbe essere un diritto dei cittadini catalani, e invece diviene motivo di violenta repressione da parte di uno Stato che si definisce democratico. Con il “regime del ‘78” lo Stato spagnolo attua sua continuità sotto altre vesti del regime franchista, opprimendo e non lasciando spazio di espressione ai popoli che non si identificano in uno Stato autoritario. In questi mesi la disobbedienza civile nelle piazze è stata agguerrita e incessante nel voler denunciare a gran voce come ancora una volta all’interno dei tribunali vengono condannate scelte collettive, la volontà di un popolo intero che non ha più intenzione di sottostare ai diktat di Madrid si tratta di una questione sociale ed in quanto tale necessita di una risposta politica e non di repressione. Nella complicità dell’Unione europea che finge di ignorare la violenza poliziesca che imbavaglia catalani e catalane, nel silenzio dei media mainstream che non danno voce alla loro lotta, per chi come noi è sempre a fianco dei popoli oppressi, portare la solidarietà internazionale è parte integrante della nostra lotta quotidiana.

Parliamo degli ultimi sviluppi nella situazione catalana, con un’attenzione particolare al movimento popolare, alle istanze di classe, femministe e anticapitaliste, alle pratiche di rottura e incompatibilità, con gli interventi di Victor Serri, giornalista e fotoreporter attivo nei movimenti popolari di Barcelona, e Andrea Quaranta, collaboratore di Contropiano.org e militante della Sinistra Indipendentista

A seguire cena a sostegno del movimento antirepressivo catalano e in support ai/alle pres@s politics catalani.

Dopo cena 20’s Night: la serata swing al CPA! a cura del Krisis – Collettivo di Studi Umanistici e della Formazione