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Basta Paura nelle Nostre Piazze
Basta Paura nelle Nostre Vite

19420383_1545012638856295_2407142496548986571_nPubblichiamo e rilanciamo il testo volantinato sui lungarni la sera di San Giovanni, dove amministrazione e prefetto avevano indetto l’ennesima misura restrittiva, mettendo tornelli, controlli e rendendo di fatto “a numero chiuso” un pezzo intero di città, nella sera della sua festa popolare.
Qualche riflessione, e una domanda. E’ questa la città che vogliamo?

BASTA PAURA nella NOSTRE PIAZZE!
BASTA PAURA nelle NOSTRE VITE!

Sindaco, prefetto e questore hanno deciso: i fochi di quest’anno saranno “blindati” e “a numero chiuso”. Così, per fare quello fanno da sempre, i fiorentini dovranno da oggi sottostare alle filtrature e alle perquisizioni.

I fochi, la finale del Calcio Storico sono da sempre momenti che appassionano i fiorentini, riti in cui si riconosce una intera comunità cittadina e per un attimo si sospende una quotidianità per molti faticosa. Tutto considerato, un’occasione preziosa in cui si ravviva lo spirito popolare di una Firenze sempre più ostaggio del proprio affarismo e delle misere ambizioni dei suoi politicanti. In questi momenti si esprime un corpo sociale certo carico di contraddizioni e in grande difficoltà per tanti motivi, però vivo, capace ancora di passione e slancio.

Crediamo che molti saranno pronti ad accettare i nuovi obblighi e andranno comunque a vedere i fochi, chi lamentandosi, criticando e ironizzando, chi giustificando e comprendendo. D’altra parte le occasioni in cui siamo costretti a confrontarci con l’invadenza di questo tipo di controlli non fanno che moltiplicarsi: stazioni, aeroporti, stadio, concerti… Una volta in più o in meno cosa cambia? E d’altra parte attentati e vittime si moltiplicano: Londra, Parigi, Mosca, Teheran, Manchester, la guerra è dappertutto ed è umano volersi sentire difesi…

Noi pensiamo invece che questa decisione meriti una riflessione collettiva da parte di tutti.
Secondo noi respingere la passività, discutere con mente aperta di quello che ci accade intorno, è fondamentale se vogliamo provare a difendere con le unghie e con i denti gli spazi, i momenti, le relazioni a cui teniamo di più, quelle che ci fanno andare avanti.

Oggi, ce lo ripetono tutti i giorni, tutto questo è minacciato. Da oggi, in particolare, tocchiamo con mano il fatto che i fochi quest’anno ci saranno domani chissà. Il messaggio recapitato è, ancora una volta, chiaro: nulla può più essere dato per scontato, ci dobbiamo preparare a vedere le nostre vite scompaginate e riassemblate. E potremo per questo vedere sconvolte cose molto più importanti di uno spettacolo pirotecnico.

Noi pensiamo che difenderci dalle minacce di cui si parla richieda di andare oltre le versioni ufficiali, di comodo. E’ fin troppo facile sottolineare come i governi europei facciano affari con Arabia Saudita e Turchia, vendendo armi a stati che sono i primi a finanziare e sostenere i gruppi armati che poi colpiscono in Europa. E poi, chi può seriamente pensare che i controlli decisi per oggi possano impedire attacchi come quelli che abbiamo visto negli ultimi mesi?
E’ chiaro come il sole, secondo noi, che le decisioni sui fochi riflettono le necessità di presentarsi come capaci di gestire una situazione che diventa incontrollabile proprio per l’incapacità degli apparati istituzionali, com’è successo a Torino in Piazza S. Carlo.
In definitiva, secondo l’autorità il vero colpevole è proprio la popolazione, incapace di ragionare al punto tale da avere preso sul serio la loro propaganda di paura. Una massa di incoscienti che deve essere governata dall’alto con la forza per evitare che si pongano domande scomode, e che il corso degli affari, delle speculazioni, dei traffici di morte a beneficio dei pochi possa essere turbato. Noi invece una domanda da fare ce l’abbiamo:

E’ questa la città che vogliamo?

Centro Popolare Autogestito Firenze Sud