SCRIVIAMO A KARLOS…
SOLIDARIETA’!

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Che “La lotta sia l’unica via” e che la “solidarietà” non possa che essere elemento imprescindibile per le lotta stessa, per noi compagne e compagni del CPA Fi*Sud, è una convinzione e una pratica radicata. Così, infatti, si chiama la campagna di solidarietà verso gli 86 imputat* coinvolti nel maxi processo contro il movimento fiorentino, che entro pochi mesi verranno giudicati per l’impegno nelle lotte che dal 2009 al 2011 si sono sviluppate nella nostra città contro la distruzione della scuola e università pubblica, contro l’apertura di nuovi covi fascisti, contro la guerra, al fianco dei lavoratori in lotta per il proprio posto di lavoro.
In lingua basca, si dice “Borroka da bide bakarra”, uno slogan che risuona in ogni corteo, in ogni muro popolare, in ogni picchetto o sciopero, negli striscioni esposti durante le feste popolari, così nelle innumerevoli manifestazioni di solidarietà nei confronti dei prigionieri e delle prigioniere politiche basche o delle centinaia di esiliati e rifugiati costretti a fuggire dalla propria terra e dai propri cari perché perseguitati dalla “giustizia” spagnola e francese. Karlos, compagno di Andoain, piccolo quanto combattivo paesino nel cuore di Euskal Herria, era infatti dovuto fuggire in Italia con la compagna e il figlio per scampare alla vendetta dello Stato Spagnolo che lo accusava a 16 anni di carcere per aver militato nelle file della sinistra indipendentista e per questo capo espiatorio perfetto per accuse e montature giudiziarie di ogni sorta. Arrestato nel febbraio dello scorso anno, Karlos ha affrontato 8 mesi di regime di isolamento nel carcere di Rebibbia per poi essere trasferito lontano da amici e familiari nel carcere di Rossano Calabro, riproponendo anche in Italia la terribile logica della “dispersione” dei prigionieri politici dai propri affetti “tipica” della politica carceraria dello Stato Spagnolo.
Karlos al momento è in attesa di estradizione e in questi giorni i familiari e i compagni di Karlos ci hanno detto che a Rossano, nonostante l’isolamento vero e proprio sia terminato, Karlos sta subendo prepotenze e angherie, come la sistemazione in un braccio praticamente vuoto, senza la possibilità di incontrare altri detenuti, con forti limitazioni sulla posta, pacchi e telegrammi, che si aggiungono alle condizioni comunque disumane della detenzione carceraria.
Per questo raccogliamo l’appello a scrivere a Karlos, sopratutto in questi giorni, perché la solidarietà sappia attraversare le sbarre del carcere, sappia attraversare confini e catene montuose, e che porti a Karlos come chiunque paghi un alto prezzo per le propria scelta di lottare, la voce e l’abbraccio di chi a Firenze come in Euskal Herria, è convinto che la lotta sia l’unica via per conquistarci un mondo senza più sfruttamento, guerre, fascismo e oppressione e che chi lotta non sarà mai solo.

La lotta è l’unica via – Borroka da bide bakarra Solidarietà – Elkartarsuna!
CPA Fi*Sud

Scriviamo a Karlos!
Karlos Garcia Preciado
Casa di reclusione di Rossano
Nuovo complesso maschile
Contrada Ciminata Greco
87067 Rossano (CS)

Per seguire la vicenda di Karlos,
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